Martedì 3 dicembre abbiamo festeggiato il decimo compleanno di Liberi di Volare con una conferenza. Al mattino hanno parlato in tanti. Nel pomeriggio abbiamo parlato anche noi e io ho potuto raccontare i miei problemi ed è stato bello perché c’era gente ad ascoltarmi. (Cristina Bergamaschi)
La giornata del convegno è stata una giornata bellissima. Al mattino ci siamo trovati a Casa I Prati dove nel pomeriggio noi ragazzi abbiamo fatto la tavola rotonda e abbiamo parlato delle nostre esperienze lavorative e parlato del dopo di noi. C’erano altri ragazzi delle associazioni tra cui Contatto, Arti e Mestieri e Scuola di Autonomia. Molti sono miei amici. Io ho parlato della mia esperienza lavorativa ed espresso la mia volontà un domani ad andare a vivere per conto mio, magari con un’altra persona che abbia le mie stesse passioni. (Michela Tebaldi)
Al mattino ci siamo trovati qui per parlare del convegno. Siamo andati nella sala di sopra dove c’era tutto il sistema per proiettare dal computer e le casse audio per ascoltare. Abbiamo ascoltato gli interventi di Danilo, Adriano, Rosaria, Matteo e altre persone. Durante la mattina abbiamo fatto un coffee break di sotto dove di solito facciamo i laboratori e io ho preparato il caffè per tutti i presenti. Quando abbiamo fatto la pausa a pranzo ero di sotto a servire, portavo i piatti e davo una mano. (Mariano Scauri)
Io la giornata del convegno sono arrivato dopo il lavoro e ho mangiato insieme ai ragazzi. Abbiamo fatto nel pomeriggio la tavola rotonda e io ho parlato riguardo al lavoro, i soldi che ci vorrebbero per stare tranquilli nella vita di tutti i giorni, di un domani che abiterò da solo e anche delle amicizie che sono importanti. Ha presentato il convegno Danilo Amadei e ci ha aiutato a parlare delle nostre esperienze. (Leo Curci)
E’ stato un giorno bello perché erano presenti tutti i miei amici, i genitori, gli assistenti sociali e gli educatori. Abbiamo parlato della vita quotidiana e del nostro futuro. Durante la tavola rotonda i miei amici hanno fatto tanti interventi sul lavoro e su quello che vorrebbero fare, io essendo timido non ho parlato ma adesso scrivo quello che penso: sono felice di lavorare alla Bula con il legno ma mi piacerebbe anche fare nuove esperienze lavorative. (Andrea Mirlisenna)